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Intervista a mister Stefano Pittalis

15/09/2017 19:53

Admin

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Intervista a mister Stefano Pittalis

Bella intervista al nuovo mister Stefano Pittalis

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Stefano Pittalis è il nuovo allenatore della prima squadra del Calisio Calcio. Reduce da una brillante vittoria nel campionato di Prima Categoria con il Cavedine, il Mister decide di ripartire dalla collina dell’Argentario, per una nuova avvincente sfida. Lo abbiamo intervistato prima di un allenamento dopo pochi giorni dal suo arrivo al Calisio Calcio. Mister, iniziamo dalla tua carriera di calciatore ...Ho iniziato con la Virtus a Trento, giocando nelle giovanili fino alla prima squadra. Quando avevo 20 anni ho iniziato a giocare in Eccellenza, campionato nel quale ho fatto 14 stagioni principalmente con Fersina e Condinese. Come è iniziata la tua avventura di allenatore ? E’ iniziata dopo un grave infortunio al ginocchio. Ero alla Ravinense. Quando ho realizzato che non sarei più potuto tornare a giocare, mi hanno chiesto di prendere in mano la squadra e da lì è iniziata la mia carriera di allenatore. Ho fatto il corso per allenatori e non ho mai smesso. Quale è stata la tua ultima esperienza, prima dell’approdo al Calisio Calcio ?E’ stata una esperienza entusiasmante con il Cavedine. Ho preso in mano una squadra neo-promossa in Prima Categoria. Alla prima stagione ci siamo classificati al secondo posto, mentre nella stagione successiva abbiamo centrato la promozione. Speriamo di ripetere l’esperienza anche al Calisio, anche se sarà molto difficile. Quale è stata la più bella soddisfazione che ti sei tolto da calciatore E’ difficile trovare una soddisfazione in particolare. Penso soprattutto, guardandomi indietro, alla bellezza di aver conosciuto tante persone ed un ambiente entusiasmante. Forse apprezzi di più la bellezza di giocare a calcio quando non lo fai più, rispetto a quando ci sei dentro in prima persona. E da allenatore ?Ho avuto tante belle soddisfazioni sia come Allenatore, che come Vice. Abbiamo vinto un campionato a Levico con Marco Melone, una bellissima promozione in CND con il Trento, dopo una finale con più di 2.000 persone al Briamasco. E poi non posso non citare gli ultimi due anni, dove ho visto una squadra crescere tantissimo, fino a vincere il campionato. Qual è il marchio di fabbrica di Stefano Pittalis allenatore ?Il punto chiave per me è il gruppo, inteso nel senso più profondo: il rispetto e la considerazione tra compagni è la base di tutto. Poi viene la tattica e la tecnica. Fare l’allenatore non è semplice. Ci sono molte cose da tenere sotto controllo, ma se non c’è una squadra unita diventa tutto molto complicato. Lo vediamo anche ai massimi livelli. I grandi nomi da soli non vincono. Che ambiente hai trovato al Calisio Calcio ? Sono qui da pochissimi giorni, ma la prima impressione è di una ambiente molto ben organizzato. Non voglio essere ruffiano, ma è bello lavorare trovando le persone giuste al posto giusto e sapere sempre a chi chiedere ciò di cui hai bisogno. Quali sono le aspettative per questa prima stagione ? Credo che una neo-promossa debba puntare prima di tutto alla salvezza. Se poi dimostriamo di valere di più, vedremo ... Come vedi il girone di Prima Categoria del Calisio Calcio ? Tutti additano la Ravinense come la squadra superiore a tutti. Io ho fatto questo girone l’anno scorso e posso assicurare che è molto duro, tutte le squadre sono difficili da battere e vogliose di fare bene. Un ultima domanda. Il Calisio è noto per la sua ottima Scuola Calcio e i tanti giovani che giocano con i colori grigio-rossi. Nell’opinione pubblica il calcio è sempre più additato come uno sport con valori discutibili e quindi non il migliore per i giovani. Tu che opinione hai a riguardo ? Consiglieresti ad un giovane di giocare a calcio ? Fai questa domanda ad una persona che ama il calcio, non solo da un punto di vista tecnico o tattico, ma proprio per tutto quello che ti può dare. Il calcio ha moltissimi parallelismi con la vita e quindi lo considero una palestra molto efficace. Insegna il rispetto per gli altri, la necessità di essere puntuali, il vivere la sconfitta e la vittoria insieme. Andare d’accordo in più di 20 persone è difficile, ma quando ce la fai ti da un’immensa soddisfazione ed una forza gigantesca. 
Ringraziamo Stefano Pittalis, che va a raggiungere i suoi ragazzi ed il suo staff al centro del campo. Si inizia con un torello leggero. Dove arriveremo ? Lo sapremo tra qualche mese, ma il condottiero è certamente quello giusto.In bocca al lupo Mister 

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